La mente adolescente: cosa spinge tuo figlio a fare sciocchezze?

Sono sicura che se ti guardi indietro, anche nella tua vita trovi “pazzieadolescenziali. Spesso, per fortuna, finite bene e altre volte probabilmente avrai sentito dire o avrai detto a tuo figlio: “Ma cosa pensaviiiiii????

Le ricerche scientifiche oggi ci dicono che gli adolescenti, nella maggioranza dei casi, sono consapevoli delle ripercussioni che possono avere le loro azioni. Il punto però è che, nonostante conoscono bene i risvolti negativi di un’esperienza, i “contro”, danno più importanza ai “PRO”, ai potenziali aspetti positivi: il brivido, la condivisione di un’esperienza, il divertimento, l’eccitazione di infrangere le regole.

Perché viene data più importanza ai PRO?

Oggi sappiamo che durante l’adolescenza avvengono dei mutamenti nella struttura e nel funzionamento del cervello che portano a preferire i PRO rispetto ai CONTRO.

Il cervello dell’adolescente ha una forte spinta a cercare gratificazioni.

Il cervello è un insieme di cellule, i neuroni, che comunicano tra loro attraverso sostanze chimiche dette neurotrasmettitori. Tra tutte le sostanze che circolano nel nostro cervello ce ne è una che ci interessa esplorare: la dopamina.
Questo neurotrasmettitore, presente in tutti noi, è responsabile della spinta a cercare gratificazioni ma sui ragazzi ha un effetto amplificato per 2 motivi:

  1. durante l’adolescenza il livello di base della dopamina è inferiore a quello caratteristico di altre fasi della vita;
  2. quando gli adolescenti compiono delle esperienze hanno un rilascio di dopamina maggiore di quello di altre età.

Questo spiega perché vediamo i nostri adolescenti vivere su due estremi: o da annoiati e apatici oppure da euforici ed eccitati.
Solo svolgendo attività stimolanti e nuove il loro organismo produce dopamina.

La dopamina infatti ci rende felici, ci dà motivazione, ci rende concentrati ed interessati alle cose. Quando siamo concentrati il cervello produce dopamina. Nel momento in cui questa sostanza non è più prodotta, il cervello cerca immediatamente qualcosa per poterne stimolare di nuovo la produzione.

I 3 effetti che tutto questo ha nella vita degli adolescenti

1. Aumento dell’impulsività.

Agiscono d’impulso, senza fermarsi a riflettere privandosi così della possibilità di considerare altre opzioni oltre all’impulso innescato dalla dopamina. Vivere la vita senza attivare uno spazio di riflessione è come guidare con il piede perennemente piantato nell’acceleratore senza mai considerare il fatto che c’è anche il pedale del freno. Questa situazione in famiglia più essere una grande fonte di stress.

La bella notizia è che questi impulsi possono essere governati da particolari fibre nervose della corteccia celebrale, capaci di creare uno spazio tra l’impulso e l’azione. Lo sviluppo di queste fibre, che inizia proprio nell’adolescenza, possiamo favorirlo e rinforzarlo in ogni età.

2. Sviluppo di dipendenze

Zucchero, carboidrati, TV, videogiochi, alcol, nicotina, droghe sono tutte cose che comportano il rilascio di dopamina e soprattutto negli adolescenti possono generare forme di dipendenza.

Assumendo, ad esempio, una quantità eccessiva di zucchero il cervello compensa inibendo una parte dei recettori. Questo significa che per sentirsi gratificati la prossima volta hanno bisogno di una dose superiore. C’è quindi bisogno di una iperstimolazione per tornare a provare sensazioni di piacere.

I recettori che si sono spenti possono tornare ad essere attivi ma abbiamo bisogno di una corretta e sana alimentazione ma soprattutto di fare a meno di quello che iper-stimola il nostro cervello.

3. L’iper-razionalità

L’iper-razionalità porta i giovani a prendere le cose alla lettera. A differenza dell’impulsività, prevede uno spazio di riflessione e considerazione degli aspetti sia positivi, sia negativi ma è inibita la capacità di avere una visione generale del problema o della situazione. Durante l’adolescenza si è portati a considerare soprattutto gli aspetti positivi minimizzando la possibilità di un esito negativo. In poche parole i PRO sembrano sempre pesare molto più dei contro per cui alla fine si decide che il rischio vale la candela.

A costo di sembrare esagerata voglio farti capire questo passaggio con un esempio estremo di iper-razionalità: la roulette russa. In questo assurdo gioco nella pistola ci sono 6 camere e un solo proiettile, la probabilità di salvarsi è 5 su 6. Un adolescente potrebbe pensare che vale la pena provarci!

Questa tendenza a valutare soprattuto gli aspetti positivi è inoltre amplificata dall’influenza dei pari, sia quando l’adolescente si trova in gruppo sia quando pensa di essere visto dal gruppo.

Nel corso degli anni gli adolescenti passano da questa modalità di pensiero letterale ad una modalità globale. In questa ultima modalità sono in grado di considerare il contesto complessivo e di usare l’intuizione per agire in base ai valori positivi in cui credono invece di concentrarsi sulla ricerca di una gratificazione immediata indotta dalla dopamina.

Il nostro compito è di stimolare negli adolescenti la capacità di ascoltare la propria “pancia” e il proprio “cuore”, la fiducia nel proprio intuito e nella saggezza che è già presente in loro prima di prendere delle decisioni.

Perché ciò avvenga i primi a vedere questa possibilità, queste capacità dobbiamo essere noi. Connettiamo i nostri occhi e il nostro cuore con il loro potenziale e aiutiamoli a vedere quello che noi stiamo vedendo.

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